Il Decreto-Legge 69/2024, noto come Decreto Salva Casa, è entrato in vigore il 30 maggio 2024. Questo decreto introduce misure di semplificazione che permettono di regolarizzare le cosiddette “lievi difformità edilizie”. Pur non essendo un vero e proprio condono, il Decreto Salva Casa interviene nei casi di minore gravità, con tolleranze costruttive tra il 2% e il 5%.
Scopriamo insieme le principali novità introdotte.
Edilizia Libera
Il decreto prevede nuove disposizioni per le opere considerate in edilizia libera. Ora, le vetrate panoramiche amovibili (note come Vepa), anche per i porticati rientranti all’interno dell’edificio, rientrano in questa categoria. Inoltre, le opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici, la cui struttura principale sia costituita da tende, comprese quelle a pergola, addossate o annesse agli immobili, sono considerate edilizia libera purché non determinino spazi stabilmente chiusi.
Tolleranze Costruttive
Sono considerate tolleranze costruttive gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024. Le percentuali di tolleranza variano in base alla superficie dell’immobile:
- 2% per una superficie superiore a 500 metri quadri
- 3% per una superficie tra 300 e 500 metri quadri
- 4% per una superficie tra 100 e 300 metri quadri
- 5% per una superficie inferiore a 100 metri quadri
Accertamento di Conformità
Il decreto semplifica anche le procedure per l’accertamento di conformità. In passato, era necessaria la “doppia conformità”, ovvero l’opera doveva essere conforme sia alla normativa edilizia e urbanistica vigente al momento della realizzazione, sia a quella vigente al momento della presentazione dell’istanza. Il Decreto Salva Casa riduce questo requisito, richiedendo la doppia conformità solo nei casi più gravi.
Tempi di Risposta
Il decreto introduce il principio del “silenzio assenso” al posto del “silenzio rigetto”. Questo significa che se l’amministrazione non risponde entro i termini previsti, l’istanza si considera accettata. I termini sono:
- 45 giorni per il permesso in sanatoria
- 30 giorni per la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA)
- Fino a 180 giorni per immobili soggetti a vincolo paesaggistico
Stato Legittimo dell’Immobile
Il Decreto Salva Casa riduce gli oneri amministrativi per dimostrare lo stato legittimo di un immobile. Sarà sufficiente presentare il titolo che ha disciplinato l’ultimo intervento edilizio, anche se in sanatoria. Le parziali difformità che saranno sanate contribuiranno a dimostrare lo stato legittimo dell’immobile.
Mutamento di Destinazione d’Uso
Infine, il decreto semplifica il cambio di destinazione d’uso per le singole unità immobiliari. All’interno della stessa categoria funzionale, il mutamento sarà sempre ammesso. Tra diverse categorie funzionali, sarà ammesso limitatamente alle categorie residenziale, turistico-ricettiva, produttiva e direzionale, commerciale, e all’interno delle zone: centro storico, residenziali consolidate, residenziali in espansione. Le unità immobiliari al primo piano sono escluse da queste semplificazioni.
Conclusione
Il Decreto Salva Casa rappresenta un’importante opportunità per regolarizzare lievi difformità edilizie, semplificando molte procedure burocratiche. Per chi desidera approfittare di queste nuove misure, è fondamentale essere ben informati e, se necessario, affidarsi a professionisti esperti nel settore. Per ulteriori informazioni su come Studio A Misura può assistervi nella consulenza tecnica e nella regolarizzazione del vostro immobile, non esitate a contattarci. Siamo qui per garantire che ogni passo verso la regolarizzazione sia sicuro e privo di complicazioni.